Cashback e super-cashback sono delle novità pensate dallo Stato italiano che “vira” su premi in denaro per ridurre l’utilizzo del contante.
Si punta ad incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici riconoscendo al consumatore una somma pari al 10% della spesa effettuata, a patto che nel corso dell’anno vengano effettuate un numero minimo di transazioni e che la somma totale delle stesse sia pari o superiore ai 3.000 euro e quindi con un rimborso cashback massimo di 300 euro. Il tutto dovrebbe partire dal primo dicembre. Lo slogan lanciato dal governo sarà ”più usi la carta e più guadagni”.
Il Bonus così conseguito verrebbe riconosciuto al consumatore in una modalità ancora da stabilire (probabilmente cash sulla carta utilizzata) in due volte nei due semestri successivi.
Gli strumenti messi in campo dovrebbero essere, quindi, sostanzialmente due: il cashback vero e proprio e una sorta di supercashback ovvero il rimborso di 3.000 euro che verrà riconosciuto ai 100.000 contribuenti che faranno più pagamenti con bancomat e carte.
Per quest’ultimo la logica sarà quella di un vero e proprio “concorso” senza contare, per tale motivo, l’ammontare delle spese sostenute, ma solo il numero delle transazioni.
L’app IO, strumento ad oggi conosciuto per la richieste del bonus vacanze, genererà un codice che bisognerà mostrare all’esercente in sede d’acquisto e consentirà ai consumatori di consultare in tempo reale le proprie chance di vincita del super-cashback.
Il contribuente dovrà registrarsi, mediante SPID, al servizio che verrà predisposto all’interno dell’applicazione IO, inserendo i propri dati, codice fiscale ed IBAN o codici delle carte che intende effettuare per partecipare all’assegnazione del super bonus.
Le spese comunicate tramite il sistema informatico consentiranno di partecipare sia al super cashback che alla lotteria degli scontrini, sempre a partire dal 2021.
Resta, però, il nodo delle commissioni POS per i commercianti per i pagamenti mediante carte o bancomat. Trattasi di una questione spinosa, da definire al più’ presto con chi di competenza, al fine di rendere meno “pesante” il passaggio dal contante alla moneta elettronica.