Entro il 30 novembre di ogni anno, i contribuenti sono tenuti versare il secondo acconto imposte, dovuto sulla base del 50% dell’importo dovuto a saldo nella dichiarazione relativa all’anno precedente.
Il versamento può essere effettuato con modello F24 presso tutti gli istituti bancari oppure tramite home banking, a seconda dei casi.
L’appuntamento con il versamento delle imposte si rinnova, dopo i versamenti di giugno dedicati al versamento del saldo dell’anno precedente e del primo acconto per l’annualità in corso. Entro il 30 novembre, infatti, deve essere effettuato il versamento del secondo acconto imposte per l’annualità in corso.
Quest’anno stiamo parlando degli acconti 2020.
Gli acconti imposte riguardano tutte le imposte dirette. Principalmente stiamo parlando di Irpef, cedolare secca, Irap e addizionali per le persone fisiche (titolari o meno di partita Iva) e di Ires e Irap per le società di capitali. Sono tenuti al versamento del secondo acconto imposte tutte le persone fisiche (giuridiche) che nel periodo di imposta precedente rispetto a quello cui si riferisce l’acconto risultano a debito per un importo superiore a €. 51,65. L’acconto può essere versato completamente a novembre ove l’importo dovuto sia complessivamente inferiore a €. 257,52.
Per ciascuna imposta/contributo è possibile adottare alternativamente il metodo storico o il metodo previsionale. Entrambi i metodi sono liberamente ammessi. Spetta al contribuente determinare quale tipologia di calcolo utilizzare per determinare il secondo acconto imposte.