Il decreto cura Italia ha previsto, per il periodo d’imposta 2020, un’agevolazione fiscale mirata ad incentivare la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro proprio come misura di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Più precisamente a chi esercita attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, sempre per il periodo di imposta 2020, un credito d’ imposta pari al 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro che l’impresa ha sostenuto e ovviamente quelle spese documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario, e nel limite complessivo di 50 milioni di euro per l’anno 2020.
Con il decreto Liquidità viene ampliato l’ambito del credito di imposta introdotto precedentemente; infatti, l’agevolazione fiscale è riconosciuta anche per le spese sostenute nel 2020 per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e cioè per tutte quelle spese che vanno dalle mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3 ai guanti, visiere di protezione, tute, calzari.
Quindi nel trattamento agevolato rientrano anche l’acquisto e l’installazione di altri dispositivi di sicurezza utili a proteggere i lavoratori, acquisto di agenti biologici o dispositivi utili a garantire la distanza di sicurezza tra le persone come per esempio le barriere e i pannelli protettivi; nella circolare si precisa anche che nel beneficio sono compresi anche i detergenti per le mani e i disinfettanti.
Con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, insieme con il Ministro dell’economia e delle finanze, saranno stabiliti i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito.